Live Sicilia-13 dicembre 2018
Imburgia, ora difeso dagli Avvocati Massimo Motisi e Raffaele Restivo, segnalò l’anomalia nel rilascio dell’autorizzazione e, per tutta risposta, Genduso lo denunciò per calunnia. Condannato in primo grado, è stato assolto oggi dalla corte d’Appello di Palermo con la formula “perché il fatto non sussiste”.