Palermo Today – 25 novembre 2021
“Anziani legati e sedati, ma anche chiusi a chiave nelle loro stanze. È questo il quadro agghiacciante che era stato descritto dai parenti di una settantina di pazienti – soprattutto malati di Alzheimer e Parkinson – ricoverati tra giugno del 2011 e luglio del 2013 all’Istituto geriatrico siciliano di via Messina Marine. Accuse molto gravi che, secondo la seconda sezione del tribunale, però, non avrebbero alcun fondamento: tre imputati, infatti, sono stati totalmente assolti.
Il collegio presieduto da Stefania Gallì ha accolto le tesi degli avvocati Monica Genovese (che assiste l’Istituto, citato come responsabile civile), Giuseppe Cincioni e Massimo Motisi. Il sostituto procuratore Claudia Bevilacqua, che aveva coordinato anche le indagini, aveva invece chiesto condanne a un anno e mezzo per i tre imputati, ma l’assoluzione per la truffa.
Nel processo si erano costituti parte civile in tanti: una trentina di pazienti assieme a numerosi loro famigliari. Ma proprio le testimonianze di questi ultimi, che avevano fatto scattare l’inchiesta diversi anni fa, sarebbero risultate poco credibili e contraddittorie.”.
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