Tp24 - 11 maggio 2018
Dal controesame è, infatti, emerso che gli investigatori avrebbero mosso le loro contestazioni sulla base di controlli effettuati sulle carte. “Solo in quattro sedi su circa 60 – afferma, infatti, l’avvocato Massimo Motisi, legale di Genco – sono stati effettuati controlli per constatare la presenza dei computer, che in realtà c’erano. Anche in numero superiore, come a Trapani ed Enna. Non c’era, poi, necessità per l’Anfe di comprare ogni anno computer nuovi.”.