La Repubblica – 16 ottobre 2017
“Diversamente da quanto scritto in precedenza, l’asserito ingiusto vantaggio non ammonterebbe a duecento milioni, ma a un milione e otto. In ordine a tali accuse – dice il legale di Genco, l’avvocato Massimo Motisi – nel corso del processo si avrà modo di dimostrare come l’operato dell’Anfe sia stato da sempre caratterizzato da assoluta correttezza e linearità e che il dottor Genco non si è indebitamento appropriato di alcuna somma ai danni della Regione”.