Giornale di Sicilia-23 febbraio 2017
I carabinieri, che avevano piazzato le telecamere davanti all’ospedale Villa Sofia di Palermo, vedevano spesso un infermiere con una mazzetta di badge: le schede delle presenze venivano passate tutte di seguito. E intanto i dipendenti sarebbero stati altrove. Nell’atto d’accusa della Procura ci sono centinaia di ore di intercettazioni video. Gli investigatori sono risaliti agli schemi riepilogativi relativi alle timbrature dei badge registrati dal server dell’ospedale e, confrontando questi dati con le buste paga dei soggetti, avrebbero confermato il reato di truffa.
L’ospedale si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Massimo Motisi.
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