La Repubblica – 9 febbraio 2017
Secondo l’accusa, Martinico pretendeva che per i lavori di consolidamento di Monte Pellegrino si utilizzassero il materiale di un’azienda svizzera. Per fare saltare la gara, già aggiudicata, avrebbe anche falsificato un documento. Non aveva, però, fatto i conti con i titolari della Consoressrl, del Consorzio triveneto rocciatori e della Unirocksrl, che lo avevano denunciato e si erano costituiti parte civile nel dibattimento. Carollo e Guglielmini erano assistiti dagli avvocati Massimo Motisi, Ugo Forello, Cristiano Galfano e Toto Cordaro.